A meno di un mese dal suo lancio, lo sportello fisso presso il CPI di San Severo e la sua postazione mobile per il contrasto al caporalato e l’intermediazione regolare in agricoltura, stanno ottenendo già notevoli risultati. Le iscrizioni e le profilazioni procedono spedite e con grande partecipazione dei lavoratori coinvolti. La quasi totalità dei lavoratori immigrati non è mai stata in un Centro per l’impiego e presenta un’anagrafica spesso erronea e con informazioni mancanti. Molto frequente è il caso di anagrafica doppia o addirittura tripla a causa di comunicazioni obbligatorie inesatte da parte delle aziende. Queste gravi e diffuse incongruenze confermano ancora una volta la necessità dell’intermediazione pubblica dei Centri per l’impiego e del servizio di incontro domanda e offerta del mercato del lavoro. 
Dal lato dei lavoratori il database quotidianamente alimentato presso il CPI di San Severo, rappresenta una versione finalmente operativa ed aggiornata delle Liste di Prenotazione in Agricoltura, prospettate dalla normativa e dai protocolli di contrasto al caporalato. Uno strumento essenziale di censimento ed orientamento individuale avanzato di cui beneficiano tanto i lavoratori quanto le aziende stesse. Dall’altro lato, le aziende agricole del territorio stanno via via imparando a conoscere ed usufruire dei servizi specifici del Centro per l’impiego ed è stato possibile iscrivere le prime offerte di lavoro gestite direttamente dallo Sportello Anticaporalato. 
Dopo l’inserimento delle vacancy sul portale LavoroXTe Puglia si è proceduto con il match azienda–lavoratore secondo le caratteristiche richieste e le competenze e capacità acquisite e registrate dal singolo candidato. Un servizio importante, concreto e documentato, che di fatto elimina la stessa ragione di esistere degli intermediatori irregolari, se non peggio dei veri e propri caporali. A breve, altri sportelli anticaporalato saranno operativi su tutto il territorio regionale grazie al recente piano di potenziamento dei Centri per l’Impiego realizzato da ARPAL Puglia.
Nella foto:  Firma del contratto di lavoro nell’azienda Prima Bio (Rignano Garganico).