Tirocini extra-curricurali a favore delle persone extra-UE
Tirocini extracurriculari a favore delle persone extra-UE
Le persone prive di cittadinanza di uno Stato Membro dell'Unione Europea possono completare in Italia il proprio percorso di formazione professionale iniziato nel Paese d'origine con un tirocinio extracurriculare.
L’accesso avviene nei limiti del contingente triennale stabilito dal “Decreto Flussi”.
A chi si rivolge
- Persone prive di cittadinanza di uno Stato Membro dell'Unione Europea residenti all’estero che abbiano iniziato un percorso di formazione professionale nel proprio Paese d’origine e desiderino completarlo in Italia.
- Soggetti promotori, che supportano l’attivazione e la gestione del tirocinio, tra cui ARPAL Puglia, Università, Istituzioni scolastiche, fondazioni di Istruzione tecnica superiore (ITS). L'elenco completo degli enti è riportato nell’articolo 4 della Legge Regionale n. 26 del 10 novembre 2023, Nuova disciplina in materia di tirocini extracurriculari.
- Soggetti ospitanti, ovvero aziende pubbliche o private con sede nella Regione Puglia, che garantiscono la realizzazione del tirocinio e il rispetto degli obblighi previsti.
Cosa puoi ottenere
- Un percorso di formazione pratica per completare e valorizzare il percorso avviato nel Paese d’origine.
- Supporto personalizzato da parte di tutor designati dal soggetto promotore e dal soggetto ospitante.
- Indennità di partecipazione minima mensile, come previsto dalla normativa regionale.
- Moduli formativi obbligatori sulla lingua italiana (livello A1) e sulla sicurezza sul lavoro.
- Copertura assicurativa e idoneo vitto e alloggio durante il tirocinio.
Come funziona
L'avvio del tirocinio extracurriculare è subordinato da una procedura che vede coinvolti il/la tirocinante, il soggetto promotore e il soggetto ospitante.
- Attivazione del tirocinio:
- Il soggetto promotore accerta i requisiti del soggetto ospitante e verifica il percorso formativo del/la tirocinante.
- Il soggetto promotore sottoscrive una Convenzione di tirocinio con il soggetto ospitante e predispone il Progetto Formativo Individuale.
- Visto regionale:
- Il Progetto Formativo Individuale deve essere validato e approvato da ARPAL Puglia. La richiesta di visto regionale, la convenzione e il progetto formativo devono essere inviati all'indirizzo PEC coordinamento.bari@pec.rupar.puglia.it, per i tirocini la cui sede di svolgimento ricade nelle province di Bari, Bat e Foggia, o coordinamento.lecce@pec.rupar.puglia.it per i tirocini la cui sede di svolgimento ricade nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto.
- Visto di ingresso:
- Una volta ottenuto il visto regionale, il/la tirocinante richiede un visto di ingresso per studio/tirocinio presso la rappresentanza diplomatico-consolare italiana competente.
- Svolgimento del tirocinio:
- Il tirocinio, della durata compresa tra 3 e 12 mesi, deve essere attivato entro 15 giorni dall’arrivo in Italia.
- Il/la tirocinante deve richiedere il permesso di soggiorno alla Questura entro 8 giorni dall’arrivo.
- Formazione obbligatoria:
- Durante il tirocinio, il tirocinante partecipa a moduli formativi dedicati alla conoscenza della lingua italiana e alla sicurezza sul lavoro.
Modulistica
Approfondimenti
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Legge Regionale n. 26 del 10 novembre 2023
-
Deliberazione della Giunta Regionale n. 1152 del 7 agosto 2024
-
Deliberazione della Giunta Regionale n. 911 del 28 giugno 2024
-
Determinazione del Dirigente della Sezione Politiche e Mercato del Lavoro, n. 163 del 1 luglio 2024