Giovani, donne e lavoro: il nuovo programma nazionale Fse+

Lo scorso dicembre è stato approvato dalla Commissione Europea il nuovo Piano Nazionale Giovani Donne e Lavoro FSE+. Il Piano è finanziato con le risorse previste del Fondo sociale europeo Plus nell'ambito dell'obiettivo "Investimenti a favore dell'occupazione e della crescita" in Italia, a cui si aggiunge il cofinanziamento nazionale. Con  un investimento complessivo di 5 miliardi di euro, il Pn è gestito dall’ANPAL e concorre all’obiettivo di un’Europa più sociale e inclusiva. Le risorse sono destinate a promuovere il lavoro e le competenze, a favorire l'occupazione di giovani, donne e persone fragili e a modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive. Il nuovo Pn è complementare al Programma GOL e punta a risolvere alcuni problemi strutturali dell’Italia: la scarsa partecipazione delle donne e delle persone fragili al mercato del lavoro, la carenza di competenze digitali e la disparità dei servizi lavoro e di politica attiva sul territorio nazionale. 
Mentre il Programma GOL,  è rivolto principalmente a coloro che beneficiano di sostegni al reddito, il nuovo PN è rivolto a tutti gli altri. Le priorità del Piano sono:
- Facilitare l’ingresso al lavoro dei giovani
- Favorire il lavoro delle donne e delle persone vulnerabili
- Formare nuove competenze di lavoratori nel digitale e nelle transizioni ecologiche
- Modernizzare i servizi per il lavoro e le politiche attive
Come GOL, anche il Piano Nazionale Giovani Donne e Lavoro condivide principi e strumenti della riforma nell’ambito del PNRR: la centralità della persona e dei suoi bisogni, l’importanza di personalizzare gli interventi grazie alla profilazione, lo strumento che aiuta l’operatore a individuare il percorso più adatto all’inserimento lavorativo degli utenti. Ma il Pn punta anche a offrire servizi uniformi e di qualità, a integrare politiche attive e formazione, a creare reti territoriali tra centri per l’impiego, servizi sociali e imprese, con il coinvolgimento degli attori chiave a livello locale. Tra i target, i giovani erano già al centro della programmazione 2014-20, riconfermati anche a livello europeo con la Garanzia Giovani rafforzata: il Pn si rivolge ai giovani 15-34enni e farà tesoro di esperienze quali quelle dei progetti di Garanzia Giovani a regia nazionale. Il Pn punta poi alla conciliazione vita-lavoro e all’occupazione delle donne, cercando di eliminare le difficoltà connesse ai carichi di cura che limitano il tempo per un lavoro retribuito: anche in questo campo sono diverse le esperienze da cui prendere le mosse, ad esempio il progetto Equality for work and life.
Inoltre promuove azioni per l’inserimento sociolavorativo di tutte le persone vulnerabili: chi da tempo è lontano dal lavoro, chi ha disabilità, persone detenute o ex detenute, immigrate, in carico ai servizi sociali e socio-sanitari, persone Lgbtqia+, appartenenti a comunità rom. Ancora, il Pn servirà a migliorare le competenze dei lavoratori coinvolti nei cambiamenti aziendali dovuti al digitale o alla transizione verso l’economia verde, rilanciando l’esperienza del Fondo nuove competenze. Sosterrà infine i servizi per il lavoro, facendo leva sulla formazione degli operatori, e sugli strumenti utili al matching tra domanda e offerta di lavoro. Gli interventi saranno in via generale attuati dalle Regioni e Province autonome, come organismi intermedi, con una regia nazionale condivisa tra Anpal, come autorità di gestione, le altre amministrazioni centrali competenti, e il partenariato economico e sociale. 

Pubblicato il 13 gennaio 2023