I - Parla come ARPAL - Le parole del Lavoro, della PA e dei servizi digitali
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Parla come ARPAL. Le parole del lavoro, della PA e dei servizi digitali
Contratto a tempo indeterminato, Mobbing, Indennità di disoccupazione. E ancora: Determina, Accesso agli atti, SPID. Sono solo alcune delle parole che usiamo ogni giorno. Talvolta comprensibili solo per gli addetti ai lavori, spesso così ambigue o vaghe da generare dubbi e incomprensioni tra le persone e chi opera agli sportelli.
L'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare una Pubblica Amministrazione: garantire una comunicazione chiara, usare un linguaggio semplice e raggiungere tutte e tutti.
Parla come ARPAL spiega i diritti, le opportunità e i benefici nascosti tra le lettere dei termini più usati nel Lavoro, della Pubblica Amministrazione e dei servizi digitali. Aiuta le persone a riconoscere il vero significato di parole e concetti che possono apparire indecifrabili, come in un anagramma.
E Parla, guarda caso, è proprio l'anagramma di ARPAL.
Indice di Parla come ARPAL
I
L’identità digitale è lo strumento che permette a ciascuna persona di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei soggetti privati aderenti in modo sicuro, semplice e veloce
Con i sistemi di identità digitale, ogni persona dispone di un'unica coppia di credenziali (username e password) per accedere ai servizi digitali. Non è più necessario conservare le credenziali d'accesso dei diversi portali di servizio o utilizzare codici/PIN per confermare la propria identità.
Le principali soluzioni di identità digitale riconosciute in Italia sono:
- SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
- CIE (Carta d’Identità Elettronica);
- CNS (Carta Nazionale dei Servizi).
L’identità digitale è personale, gratuita e garantisce la protezione dei dati personali, secondo le normative nazionali ed europee.
Dall'1 ottobre 2021, l'accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione è consentito esclusivamente tramite SPID, CIE o CNS, come previsto dal Decreto Legge n. 76 del 16 luglio 2020, Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale.
L’INAPP – Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche – è un ente pubblico di ricerca vigilato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
La sua attività si concentra sull’analisi, il monitoraggio e la valutazione delle politiche pubbliche, in particolare nei settori del lavoro, della formazione, dell’istruzione, delle politiche sociali e dell’inclusione.
INAPP svolge anche funzioni di supporto tecnico-scientifico per il Ministero e le istituzioni pubbliche, produce dati e rapporti di ricerca ed è punto di riferimento per studi comparati a livello nazionale ed europeo.
Consulta il portale INAPP
L'inclusione attiva si riferisce a politiche e pratiche che mirano a coinvolgere attivamente le persone in condizioni di svantaggio nella vita sociale, lavorativa e civile, offrendo loro supporto e opportunità per raggiungere il proprio pieno potenziale
Questo approccio combina misure di sostegno al reddito, percorsi personalizzati di inserimento lavorativo e accesso ai servizi sociali e formativi.
Gli obiettivi principali dell’inclusione attiva sono:
- contrastare la povertà e l’esclusione sociale;
- favorire l’autonomia delle persone e delle famiglie fragili;
- promuovere l’occupabilità e l’inserimento socio-lavorativo.
Le politiche di inclusione attiva si rivolgono in particolare a persone disoccupate, persone con disabilità, con problemi di salute o appartenenti alle categorie protette, famiglie in condizione di fragilità economica, giovani NEET e persone beneficiarie di misure di sostegno al reddito.
L’incrocio Domanda-Offerta è il “servizio volto a realizzare l'inserimento o il reinserimento della persona nel mercato del lavoro favorendo l'incontro tra la domanda di lavoro espressa dalle imprese e l'offerta”, secondo la definizione riportata dal Decreto ministeriale n. 4 dell’11 gennaio 2018, Linee di indirizzo triennali dell’azione in materia di politiche attive.
Approfondisci sulla scheda dedicata ad Incrocio Domanda-Offerta (IDO)
L'indennità di disoccupazione è il sussidio destinato alle persone che si trovano in uno stato di disoccupazione involontaria (es. licenziamento, scadenza contratto). Compensa, in parte, la perdita di reddito attraverso un’erogazione mensile calcolata in base alla retribuzione percepita prima dell’interruzione del rapporto di lavoro.
Al momento in Italia sono previste 4 tipologie di indennità di disoccupazione:
- Indennità di mobilità;
- NASpI;
- DIS-COLL;
- Indennità speciale di disoccupazione per il settore edile.
Per richiedere l’indennità, è necessario:
- presentare la Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID);
- sottoscrivere un Patto di Servizio Personalizzato presso il Centro per l’Impiego.
L’indennità è temporanea e decresce nel tempo. È vincolata alla partecipazione attiva a misure di politica attiva del lavoro.
L’indennità di malattia è una prestazione economica erogata dall’INPS a favore del personale dipendente, dei lavoratori e delle lavoratrici iscritti alla Gestione separata temporaneamente impossibilitati a lavorare per motivi di salute certificati dal medico.
Chi intende beneficiare dell'indennità deve:
- richiedere al proprio medico curante il rilascio e la trasmissione telematica all'INPS del certificato di malattia;
- essere reperibile per le visite mediche di controllo negli orari stabiliti;
- comunicare eventuali variazioni di domicilio durante la malattia.
Categorie professionali beneficiarie, durata e importi sono disponibili sulla scheda dedicata nel portale INPS
L’indennità di maternità è una prestazione economica erogata dall’INPS a favore delle lavoratrici che devono astenersi dal lavoro per gravidanza e maternità, nei periodi previsti dalla legge.
È riconosciuta anche ad alcune categorie di lavoratrici autonome, libere professioniste e disoccupate che rispettano determinati requisiti contributivi.
L’indennità copre solitamente il periodo:
- dei due mesi precedenti la data presunta del parto;
- dei tre mesi successivi alla nascita del bambino;
- di ulteriori mesi, in caso di riconoscimento dello stato di gravidanza a rischio da parte dell'Azienda Sanitaria Locale competente o dell'incompatibilità delle mansioni su verifica dell'Ispettorato del lavoro.
L’indennità corrisponde generalmente all’80% della retribuzione media giornaliera, ma può variare in base alla categoria lavorativa.
Le modalità di richiesta dell'indennità e del congedo di maternità, gli importi riconosciuti e le alternative sono descritte nella scheda dedicata sul portale dell'INPS.
L’indennità di mobilità era una prestazione economica erogata dall’INPS a favore dei lavoratori licenziati da imprese in crisi, che venivano iscritti nelle liste di mobilità gestite dai Centri per l’impiego.
È stata progressivamente sostituita dalla NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) a partire dal 2015, e non è più accessibile per nuovi beneficiari.
Approfondisci sulla scheda dedicata nel portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’indennità di paternità è una prestazione economica erogata dall’INPS ai padri lavoratori che si astengono dal lavoro per fruire del congedo di paternità, obbligatorio o alternativo a quello di maternità.
Ha lo scopo di favorire la condivisione dei compiti di cura tra genitori e tutelare il diritto alla genitorialità dei lavoratori padri.
L’indennità può essere riconosciuta nei seguenti casi:
- Congedo obbligatorio di paternità: 10 giorni lavorativi retribuiti, da fruire tra i due mesi antecedenti alla data presunta del parto e i cinque mesi successivi alla nascita;
- Congedo di paternità alternativo: in caso di morte, grave infermità o abbandono della madre, o affidamento esclusivo al padre.
L’indennità corrisponde in genere al 100% della retribuzione e viene anticipata dal datore di lavoro o erogata direttamente dall’INPS, a seconda del contratto.
Approfondisci sulla scheda dedicata sul portale INPS.
L'inoccupato è una persona priva di lavoro che non ha mai svolto un’attività lavorativa regolarmente retribuita o che non ha mai avuto rapporti di lavoro formalizzati. Si distingue dal disoccupato, che ha perso un lavoro precedente ed è in cerca di una nuova occupazione.
Per essere considerato inoccupato ai fini dell’accesso ai servizi per l’impiego, è necessario:
- essere privo di impiego;
- essere immediatamente disponibile al lavoro;
- avere sottoscritto una Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID).
L'inoccupazione può riguardare diverse categorie, tra cui neodiplomati, neolaureati o persone che, per varie ragioni, non hanno mai avuto accesso al mercato del lavoro.
L’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) è l’ente pubblico che gestisce la quasi totalità della previdenza e dell’assistenza sociale in Italia.
È responsabile dell’erogazione di prestazioni economiche in favore di lavoratori, pensionati, disoccupati, famiglie e categorie fragili.
Tra le principali funzioni dell’INPS rientrano:
- gestione dei contributi previdenziali versati da lavoratori e datori di lavoro;
- erogazione di pensioni (vecchiaia, invalidità, reversibilità);
- prestazioni di sostegno al reddito (NASpI, Cassa integrazione, indennità di maternità e malattia);
- assegni familiari e Assegno di inclusione (ADI);
- servizi digitali per cittadini, imprese e intermediari.
Consulta il portale INPS
Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) sono scuole post-diploma ad alta specializzazione tecnica, nate per rispondere alla domanda di nuove competenze da parte del mondo del lavoro, in particolare nei settori strategici per lo sviluppo economico e l’innovazione.
Offrono percorsi biennali che combinano formazione teorica e pratica, con un forte coinvolgimento delle imprese e tirocini formativi.
I principali settori di specializzazione degli ITS includono:
- efficienza energetica;
- mobilità sostenibile;
- tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT);
- nuove tecnologie per il Made in Italy;
- tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – turismo;
- biotecnologie e scienze della vita.
I diplomi rilasciati dagli ITS sono riconosciuti a livello nazionale ed europeo e corrispondono al quinto livello del Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF).
Approfondisci l'offerta formativa degli Istituti Tecnici Superiori pugliesi sul portale Sistema ITS Puglia.