T - Parla come ARPAL - Le parole del Lavoro, della PA e dei servizi digitali
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Parla come ARPAL. Le parole del lavoro, della PA e dei servizi digitali
Contratto a tempo indeterminato, Mobbing, Indennità di disoccupazione. E ancora: Determina, Accesso agli atti, SPID. Sono solo alcune delle parole che usiamo ogni giorno. Talvolta comprensibili solo per gli addetti ai lavori, spesso così ambigue o vaghe da generare dubbi e incomprensioni tra le persone e chi opera agli sportelli.
L'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare una Pubblica Amministrazione: garantire una comunicazione chiara, usare un linguaggio semplice e raggiungere tutte e tutti.
Parla come ARPAL spiega i diritti, le opportunità e i benefici nascosti tra le lettere dei termini più usati nel Lavoro, della Pubblica Amministrazione e dei servizi digitali. Aiuta le persone a riconoscere il vero significato di parole e concetti che possono apparire indecifrabili, come in un anagramma.
E Parla, guarda caso, è proprio l'anagramma di ARPAL.
Indice di Parla come ARPAL
T
Il telelavoro è una modalità di svolgimento dell’attività lavorativa resa a distanza, in un luogo diverso dalla sede aziendale, utilizzando strumenti informatici e di telecomunicazione messi a disposizione dal datore di lavoro.
A differenza del lavoro agile, il telelavoro prevede:
- una postazione fissa (di norma presso il domicilio del lavoratore);
- orari predeterminati;
- una maggiore formalizzazione contrattuale, inclusa l’indicazione espressa della sede di lavoro esterna;
- l’obbligo per il datore di lavoro di garantire sicurezza, idoneità della postazione e copertura assicurativa.
Il telelavoro può essere applicato nel settore pubblico e privato, ed è disciplinato da specifici contratti collettivi o accordi individuali, con garanzia di pari diritti e doveri rispetto al lavoro in sede.
Il tirocinio curriculare è un’esperienza formativa prevista all’interno di un percorso di istruzione o formazione superiore, finalizzata a integrare l’apprendimento teorico con l’esperienza pratica in contesto lavorativo.
È rivolto a studenti regolarmente iscritti a:
- scuole secondarie di secondo grado;
- istituzioni formative professionali accreditate;
- università e istituti di istruzione superiore (ITS, AFAM, ecc.).
Le caratteristiche principali del tirocinio curriculare includono:
- l’inserimento all’interno del piano di studi;
- l’assenza di obbligo retributivo, salvo eventuali rimborsi spese;
- una durata definita dagli ordinamenti didattici e dai progetti formativi individuali;
- la stipula di una convenzione tra ente promotore (scuola/università) e soggetto ospitante.
Il tirocinio curriculare non costituisce rapporto di lavoro e ha finalità esclusivamente formative.
Il tirocinio extracurriculare è un’esperienza formativa svolta al di fuori del percorso scolastico o universitario, rivolta a persone in cerca di occupazione o in fase di transizione tra percorsi formativi e lavorativi.
Può essere attivato da soggetti promotori accreditati (Centri per l’Impiego, agenzie per il lavoro, enti di formazione, università) e realizzato presso soggetti ospitanti pubblici o privati.
I principali obiettivi del tirocinio extracurriculare sono:
- favorire l’ingresso o il reinserimento nel mondo del lavoro;
- offrire un’esperienza pratica e orientativa in ambito lavorativo;
- valorizzare le competenze della persona in funzione dell’occupabilità.
Le caratteristiche del tirocinio extracurriculare variano in base alla normativa regionale e includono:
- una durata massima generalmente compresa tra 6 e 12 mesi (fino a 24 mesi per persone con disabilità);
- l’obbligo di una convenzione e di un progetto formativo individuale;
- la corresponsione di un’indennità mensile (il cui importo minimo è stabilito dalla normativa regionale);
- l’assenza di un rapporto di lavoro subordinato.
Il tutoraggio è un’attività di accompagnamento e supporto che favorisce l’apprendimento, lo sviluppo delle competenze e l’inserimento in contesti formativi o lavorativi. Il tutor svolge un ruolo di guida, facilitazione e monitoraggio all’interno di percorsi di orientamento, formazione, tirocinio o inserimento lavorativo.
Le principali forme di tutoraggio comprendono:
- Tutoraggio formativo: supporto durante attività di apprendimento, percorsi scolastici, universitari o di formazione professionale;
- Tutoraggio orientativo: assistenza nelle scelte formative e professionali, bilancio delle competenze e definizione degli obiettivi di carriera;
- Tutoraggio in ambito lavorativo: accompagnamento nei primi inserimenti professionali o nei tirocini, con il compito di facilitare l’integrazione e monitorare i progressi.
Il tutor può essere interno all’ente promotore, all’ente formativo o all’organizzazione ospitante, e può collaborare con altri attori (es. Centri per l’Impiego) per garantire il buon esito del percorso.