Parla come ARPAL. Le parole del lavoro, della PA e dei servizi digitali

Contratto a tempo indeterminato, Mobbing, Indennità di disoccupazione. E ancora: Determina, Accesso agli atti, SPID. Sono solo alcune delle parole che usiamo ogni giorno. Talvolta comprensibili solo per gli addetti ai lavori, spesso così ambigue o vaghe da generare dubbi e incomprensioni tra le persone e chi opera agli sportelli.

L'esatto contrario di ciò che dovrebbe fare una Pubblica Amministrazione: garantire una comunicazione chiara, usare un linguaggio semplice e raggiungere tutte e tutti.

Parla come ARPAL spiega i diritti, le opportunità e i benefici nascosti tra le lettere dei termini più usati nel Lavoro, della Pubblica Amministrazione e dei servizi digitali. Aiuta le persone a riconoscere il vero significato di parole e concetti che possono apparire indecifrabili, come in un anagramma.

E Parla, guarda caso, è proprio l'anagramma di ARPAL.

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La Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (NASpI) è l'indennità mensile di cui possono beneficiare quei lavoratori e lavoratrici in stato di disoccupazione involontaria a seguito della conclusione di un rapporto di lavoro subordinato, es. per licenziamento o fine contratto, successiva all'1 maggio 2015. 

Favorisce la transizione verso una nuova occupazione e può essere integrata con percorsi di politica attiva del lavoro e incentivi alla ricollocazione.

La NASpI prevede al massimo 24 mensilità. La durata e l’importo dell’indennità dipendono dalla storia contributiva e dalla retribuzione percepita dal lavoratore nei quattro anni precedenti la disoccupazione.

L'indennità è stata introdotta dal Decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in caso di disoccupazione involontaria e di ricollocazione dei lavoratori disoccupati.

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Il termine NEET indica giovani che non sono impegnati in un percorso di istruzione, non hanno un lavoro e non seguono attività formative.

La definizione si applica generalmente alla fascia di età compresa tra i 15 e i 34 anni, sebbene l’intervallo possa variare in base al contesto normativo e statistico.

Perché è importante:

  • il fenomeno NEET rappresenta una delle principali sfide sociali e occupazionali per le politiche giovanili;
  • indica una condizione di rischio di esclusione sociale e lavorativa;
  • è un indicatore strategico a livello europeo per valutare l’efficacia delle politiche di inserimento lavorativo e formativo.

Per contrastare questa condizione, sono stati attivati programmi specifici come Garanzia Giovani e misure di orientamento, accompagnamento e inclusione attiva.